lunedì 24 maggio 2010

Mah

Osservo il mondo e non mi piace; non mi piace più. Lo smog mi fa tossire, non respiro, e la sigaretta che ho fra le dita di certo non aiuta. Mi bruciano gli occhi, non vedo nella nebbia tossica che mi avvolge; e io abito in campagna, lontano dal traffico che soffoca il mio povero pianeta.
Bevo birra che mi gonfierà lo stomaco e il fegato, nelle mie vene c'è alcool puro al 90%: ma continuo a sorseggiare, sono tranquillo nel mio inferno di fumo.
E' da poco che vivo, chiuso in questa teca di cristallo, sporca e piena d'ingiustizie: ma l'universo è gentile con me, sono un suo figlio, e mi regala vizi fatti a mia misura, mi dona la possibilità di non pensare.
Do fuoco alla miccia collegata al detonatore che ho in bocca, lo sento esplodere dietro le gengive, ha un retrogusto tagliente, ma molto dolce. Aspiro forte, i polmoni non gradiscono in realtà: ma il cervello appaga le sue pene; il mondo è meno sporco, la nebbia che ho davanti sembra meno tossica, sono quasi felice di esserci in tutto questo lerciume.
Ma ciò che è nato immondizia, immondizia rimane.

2 commenti:

  1. il mondo è la nostra casa e questa è la nostra vita, non ci resta che apprezzarla e godercela il più possibile cercando il lato migliore di tutto ciò che ci stà attorno...

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  2. anch'io uso i miei vizi per non pensare, forse è sbagliato, ma anche per me è così...

    "Ma ciò che è nato immondizia, immondizia rimane." non sono d'accordo, ricorda De Andrè: "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori":)
    dai, almeno facciamoci coraggio...

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