domenica 16 maggio 2010

Suono

Avete mai ascoltato il vento? Stasera è qui con me e ve lo voglio raccontare.
E' fra le foglie degli alberi del mio giardino, è al di la della strada, nel silenzio; è il più grande musicista dell'immenso e ora suona una melodia che spacca l'anima. Sul palcoscenico del mondo è solo ed è sovrano, urla come un folle parole e suoni che credevo non esistessero nemmeno.
Gioca, perché è bambino; scompare fra i rumori delle macchine raminghe che si ostinano a passare, ma è solo un attimo, la sua musica è padrona di ogni cosa. Tace, ma il suo è un crescendo muto che inizia quando pensi che abbia finito: gli archi, gli ottoni, i fiati.
Il vento è orchestra, è direttore, e io, spettatore, sono strumento di questo artista: i miei polmoni, pieni dei suoi suoni, casse di risonanza, il mio cuore percussione del ritmo lento, lentissimo, che accompagna la sua canzone dell'esistenza.
Il vento è immerso in ogni cosa, ci racconta di ogni cosa.

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