venerdì 7 ottobre 2011

Mi piace come inizio.

I vecchi organizzavano uno spettacolino per intrattenerci; come quelli che si fanno all'asilo, ma con in più litrate di bava e sedie a rotelle. Un intrattenimento niente male, ad essere sinceri: un incrocio tra un demolition derby e uno scontro fra robot fino all'ultima goccia di benzina, il tutto reso ridicolo dalle enormi sottovesti da notte di infima qualità ancora sporche dal pranzo e dalle aste delle flebo, che vacillavano instabili per la stanza. Il calendario degli incontri prevede per questa sera 2 combattimenti: il vecchio ex operaio Stone, reduce della catena di montaggio di una non precisata industria di cui lui ora afferma di essere proprietario, contro l'ancora arzillo ex imprenditore Brown, effettivo proprietario della non precisata industria e aspirante gallina, almeno stando a quanto dice. "Poveri rincoglioniti" penso, tirando su una manciata di mais tostato e lanciandola verso la mia bocca, centrando solo parzialmente il bersaglio "se devo finire come questi, meglio che crepo subito". Continuo comunque a leggere il programma, l'altro combattimento sembra più interessante: la signora Kelzer, ex maestra arrabbiata delle elementari con crisi psicotiche, contro l'ex marinaio, ormai in congedo permanente, Christis, convinto di essere il flagello di Dio. Ah, è quel tocco leggero di follia che rende la lotta decisamente più cruenta; bisognerebbe aprire un giro di scommesse su quale osso si spaccheranno per primo questa volta, tra sputi e merda dai pannoloni; poveri idioti. Il problema è che non lo fa nessuno.

giovedì 6 ottobre 2011

Mondo.

Vorrei poter descrivere il mondo
meglio di come lo vedo,
vorrei poterlo vedere
oltre il filtro delle parole.

Mi è stato insegnato come descrivere
e io obbedisco;
sono il soldato dell'universo,
sono la carne del sabato contro un palo.

I miei occhi come pixel quadrati
sono bruciati dall'interno;
io sono il perno della leva,
ma non si solleva la Terra mentre la guardo.

Mentre tutto resta fermo, io cammino fra la pioggia.
Sabbia gialla, divento fango in un momento.
Da quando sono nato,
io mai stato
così vicino al mondo intero.