venerdì 11 marzo 2011

Quieti, rimanete calmi.

Ma la sana rabbia, quella che butta
sabbia negli occhi, che mi da tutta
la forza di cui ho avuto sempre bisogno
dove cavolo è finita, cosa ne è rimasto
ora, del nostro sogno? Io ho ancora veleno
che scorre nelle mie vene, lo nutro
ogni giorno dandomi in pasto al ventre dei leoni,
guardando in faccia quei signori di cui ancora mi vergogno,
che rappresentano cosa sono e sono stato,
che rappresentano lo Stato nel loro completo
che sono me, te e tuo fratello, ogni nostro avo.

Abbiamo perso la dignità quando abbiamo ucciso
la verità in cambio del riflesso di narciso;
quando abbiamo abbassato la testa
fino al fango per un invito.
Guardatevi le mani, quello è il sangue
che i nostri avi hanno versato per un diritto
che adesso langue perché voltate lo sguardo e andate dritto,
ignari di aver venduto la vostra libertà
all'avidità per un solo pezzo di pane.

Guardatevi ora nel riflesso che avete comperato
sguardi da soldato senza cerebro che fanno senso,
che chiudono la mente davanti a ogni diritto violato.

Guardatevi e datevi la colpa,
perché se oggi il mio paese muore, penso,
che la colpa sia soprattutto nostra.

3 commenti:

  1. se mi arrabbio poi con chi me la prendo?
    solo con me stesso.
    un grido nel vuoto,
    visto che non mi ascolto

    :)
    xoxo FF

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  2. Cominciare da noi stessi per muovere intelligentemente critiche verso il sistema! ;)

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  3. Io sono arrabbiato, incazzato e triste...vale?

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