Torpore mattutino... non è nient'altro. Il calore tiepido del caffè appena fatto, i pensieri che si espandono nella mente raggrinzita dal sonno, che stenta ad abbandonarmi; le mani incerte che raccontano la percezione indefinita di una realtà che non ha dormito; il mondo non ha sonno, l'universo non dorme mai.
L'acqua che scorre lenta sulla pelle delle mie braccia, le gocce sul mio capo; l'aria fredda e il fumo che lento esplode dai miei polmoni si mescolano in un indefinito gioco d'abbracci, senza fondersi mai del tutto, senza diventare mai una cosa sola.
Io e il mio universo siamo così, fusi e distinti insieme, nel dormiveglia che mi accompagna ancora per qualche minuto, per qualche istante almeno.
E poi? E poi io mi sveglio completamente; ritorno io, solo io, diverso dal resto, differente in ogni mia parte dalla realtà che mi circonda, altro da ciò che ero solo un momento fa.
Ero tutto e ora sono solo uno, troppo sveglio per il mio universo che fonde, nel calore del mio caffè. Troppo sveglio per il mio universo che non dorme mai.
lunedì 29 novembre 2010
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