lunedì 29 novembre 2010

L'universo non dorme mai

Torpore mattutino... non è nient'altro. Il calore tiepido del caffè appena fatto, i pensieri che si espandono nella mente raggrinzita dal sonno, che stenta ad abbandonarmi; le mani incerte che raccontano la percezione indefinita di una realtà che non ha dormito; il mondo non ha sonno, l'universo non dorme mai.
L'acqua che scorre lenta sulla pelle delle mie braccia, le gocce sul mio capo; l'aria fredda e il fumo che lento esplode dai miei polmoni si mescolano in un indefinito gioco d'abbracci, senza fondersi mai del tutto, senza diventare mai una cosa sola.
Io e il mio universo siamo così, fusi e distinti insieme, nel dormiveglia che mi accompagna ancora per qualche minuto, per qualche istante almeno.
E poi? E poi io mi sveglio completamente; ritorno io, solo io, diverso dal resto, differente in ogni mia parte dalla realtà che mi circonda, altro da ciò che ero solo un momento fa.
Ero tutto e ora sono solo uno, troppo sveglio per il mio universo che fonde, nel calore del mio caffè. Troppo sveglio per il mio universo che non dorme mai.

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